TELETRASPORTO NATURALE

Poniamo di riuscire a sbattere le ali alla velocità che lo fa una vespa, di avere il suo peso, di averi sensi ed organi e neurotrasmettitori del tutto adatti al volo ed ad altri ipersensi che solo aracnidi ed insetti possono avere …

… per questo sul sito e fuori, anche con il libro LE MIE PAGINE (presto on line fino al 2016) (o Le pagine di Lerosche). si sostiene da un po’ che alcuni insetti siano dunque in grado di rendersi invisibili cambiando colore e rendendosi non trasparenti ma praticamente invisibili letteralmente, e dunque anche in volo, forse addirittura, di teletrasportarsi mentre librano.

Detto ciò, si creano o sarebbero già esistenti rotte che permettono di passare da una parte all’altra del cosmo senza muoversi di un centimetro (passatemi il termine).

Il discorso è in un certo qualsenso collegato alla leggenda che attraverso alcune pietre si possa ampliare l’aura, la mente, anche dei veri e propri discorsi, voci, inviate telepaticamente verso il bersaglio e scatenate in quanto possibile, se possibile.

Detto ciò anche il dolore, secondo alcune voci e leggende (talvolta portatrici di aberrazioni dell’umanità) si potrebbe inviare nel cosmo contro un qualche bersaglio per colpirlo.

Ponendo ciò si può sostenere che anche con la propria mente, un umano, possa indurre alcune rotte di teletrasporto, anche come arma, magari per mezzo di elettricità e fuoco (dal peso che è pari pressocché allo 0).

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