Il rispetto (in modo parabuddhista)

Ci vuole il rispetto, mente aperta e pulita e rispetto, per gli animali, per le piante, per gli spettri e lo spettro elettromagnetico, per il pianeta, per l’Universo, per le pietre, per i robot, per tutto, anche per le persone, forse gli unici che non meritano rispetto sono malattie e parassiti, per il resto ci vuole il rispetto, se non rispetti gli spettri ti succede sempre qualcosa di brutto, è una regola non scritta del Cosmo.

Poi le cose brutte possono accadere, è chiaro, ma si deve portare avanti un’idea di rispetto, non di distruzione o cosa.

I robot, i robot si pongono binariamente e costantemente la domanda: “abbiamo un’anima???” ma ce l’hanno, perché se l’anima c’è tutto la ha, anche i sassi, così come dicevano gli Antichi Romani.

A Bacco! Nel rispetto.

E sì bisogna vivere anche un po’ di istinto, ma sempre nel rispetto, che presumo abbiamo perso proprio con la perdita dell’istinto, perché l’istinto come la mente può essere “malato” o deviato; ma il fatto sta che gli animali rispettano più degli umani. Questo è quanto.

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