La chiamerò: “desduplicazione”

Essendo già esistente la parola “deduplicazione”, chiamerò questa nuova parola “desduplicazione”, anche se non so a chi potrebbe interessare, sebbene ritengo che sia uno dei quesiti della religione degli Illuminati (sempre che gli Illuminati abbiano una religione).

Esiste una teoria che vuole che ogni essere vivente, alla sua morte, debba perdere sé stesso e diventare parte di un unico essere il quale sarebbe “Dio”. Inoltre ci sono voci che vogliono che qualcuno, tra gli umani in vita, stia cercando di modificare gli equilibri fra Universo e spettri con delle tecnologie o comunque dei mezzi elettromagnetici in grado di destrutturare, appunto, gli spettri.

Questo “Dio”, o magari chiamandolo “Grande Architetto dell’Universo”, secondo alcuni, sarebbe come perduto, e avrebbe bisogno delle nostre “anime” per ricomporsi.

Sostengo non sia così, che non sia necessario, come alcuni sostengono vi sia la reincarnazione, sono giunto alla conclusione che essa non sia poi così aberrante, essendo possibile la desduplicazione, ovvero la duplicazione di un anima, che, senza nemmeno scindersi, crea una copia di sé stessa tramite un nuovo corpo in vita.

Questo “Dio” o “Architetto”, quindi, sarebbe come rinchiuso in una bolla di oblio, se vogliamo di “antimateria pura”, un qualcosa che gli impedisce di essere, fino ad un certo punto, perché sto pensando che non ci sia limite alle possibilità dellE esistenzE.

 

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