Teletrasporto naturale, ipotesi.

Poniamo di riuscire a sbattere le ali alla velocità che lo fa una vespa, di avere il suo peso, di avere sensi ed organi e neurotrasmettitori del tutto adatti al volo ed ad altri ipersensi che solo aracnidi ed insetti possono avere …

… per questo sostengo da un po’ che alcuni insetti siano dunque in grado di rendersi invisibili “cambiando colore”, o meglio, non riflettendo la luce per alcuni secondi, rendendosi non trasparenti ma praticamente invisibili letteralmente, e, dunque, in volo, forse addirittura, di teletrasportarsi di nell’arco di qualche metro, mentre librano.

Detto ciò, si creano o sarebbero già esistenti rotte che permettono di passare da una parte all’altra del cosmo senza muoversi di un centimetro (passatemi il termine).

Il discorso è in un certo qualsenso collegato alla leggenda che attraverso alcune pietre si possa ampliare l’aura, la mente, anche dei veri e propri discorsi, voci, inviate telepaticamente verso il bersaglio e scatenate in quanto possibile, se possibile. Pietre come i teschi di cristallo.

Detto ciò anche il dolore, secondo alcune voci e leggende -talvolta portatrici di aberrazioni dell’umanità- si potrebbe inviare nel cosmo contro un qualche bersaglio per colpirlo.

Ponendo ciò si può sostenere che anche con la propria mente, un umano, possa indurre/aprire alcune rotte di teletrasporto, anche come arma, magari per mezzo di elettricità e fuoco (dal peso pressocché pari allo 0). Detto ciò ed essendo definito come instabile questo “mezzo” non v’è da stupirsi se si ritorcesse contro l’utilizzatore.

La Scienza è riuscita a teletrasportare tramite la fisica quantistica un atomo da una parte all’altra del cosmo e, non ha escluso la possibile esistenza di “non-rotte” (passatemi il termine) di teletrasporto naturale, definendolo però assai instabile.

Il teletrasporto quantistico rimane una scoperta scientifica, a quanto pare leggendo in Internet. Non è però una tecnologia in grado di smaterializzare e rimateliazziare un elemento fisico da una parte all’altra del cosmo, bensì un metodo per “trasformare” un atomo di componente X in uno di componente Y e sarà utilizzato per aumentare le prestazioni dei computer.

Io so di per certo di aver consegnato i miei scritti sull’argomento al Governo.

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